lunedì 30 ottobre 2017

Muffin al cacao light

Per una come me che adora i muffin non può non esultare per l'argomento di questa settimana di Light and Tasty: i muffin!
Piccoli dolcetti monoporzione per una colazione perfetta, ma anche per una merenda golosa. 
Certamente non molto dietetici, in quanto ricchi di burro e zucchero, i muffin hanno una forma arrotondata con la sommità a cupola, la tipica forma a fungo e si distinguono i muffin inglesi da quelli americani.
I muffin americani contengono il lievito chimico, mentre quelli inglesi lievito di birra.
Sembra che il muffin nasca "ufficialmente" nel 1703 quando il "moofin" venne registrato in Inghilterra. Non si conosce, però, l'esatta origine del termine: potrebbe risalire al francese antico moufflet (soffice) o al tedesco muffen, che significa piccola torta.
I muffin nacquero e si diffusero tra le preparazioni casalinghe per la loro facilità di preparazione e per la loro comodità, visto che si tratta di monoporzioni perfette per la colazione o le merende e, fino alla metà del ventesimo secolo, il muffin rimase confinato alle cucine casalinghe, solo più tardi divenne un prodotto di pasticceria.
Nella loro preparazione vengono divise le polveri dai liquidi e poi amalgamati e suddivisi nei pirottini deposti all'interno degli stampi da muffin.
I muffin al cacao light che ho preparato sono soffici soffici anche il giorno dopo, inoltre, proprio per "alleggerire" le calorie sono senza burro, senza zucchero, senza latte e senza uova! Cosa volere di più????? 😄

       

venerdì 27 ottobre 2017

I miei Katmer Pogaça per il Club del 27

Oggi è il 27! Vi ricordate dell'appuntamento con il gruppo di appassionate di cucina che si danno appuntamento questo giorno per riproporre le ricette passate dell'Mtc? Dovete segnarlo sul calendario per non scordarlo: è un appuntamento da non perdere!
Questo mese la mia partecipazione a Il Club del 27 è stata messa a dura prova.
Un mese di ottobre impegnativo (più sotto l'aspetto emotivo che pratico 😉): proprio oggi mio figlio sta sostenendo l'esame finale del suo percorso di Dottorato di Ricerca, qualche giorno fa è toccato alla sua ragazza e in mezzo ho avuto il matrimonio di mia nipote 😊
Ma quando ho visto le ricette del mese non ho saputo resistere e, con un pò di organizzazione, eccomi qua a presentarvi i katmer pogaça di Mariella di Meglio tratti dalla sfida n.50 di MTC .
I katmer pogaça sono panini dolci turchi che nell'aspetto ricordano molto i croissant, ma anzichè "incassare" una lamina di burro nell'impasto qui gli strati di pasta vengono stesi singolarmente e poi impilati, alternandoli al burro. 
Dal sapore neutro sono perfetti sia nella versione dolce per una colazione tradizionale, sia in quella salata per un aperitivo o un brunch domenicale.
Ho seguito alla lettera le preziose istruzioni di Mariella (ho cambiato solo il tipo di farina) e mi sono attenuta passo a passo ai suoi consigli. 
Tra parentesi ho aggiunto le mie pochissime annotazioni personali.
Il risultato finale è sorprendente: soffici, non troppo dolci, come piacciono a me, morbidi anche il giorno dopo. 
In casa mia hanno avuto un successo strepitoso, per cui ve li consiglio: provateli e non ve ne pentirete 😋
Dimenticavo....qua troverete tutte le ricette che partecipano quest'oggi, andate a leggerle e prendete spunto anche voi 😃


lunedì 23 ottobre 2017

Lecca lecca di grana padano con semi di papavero e sesamo

Questa settimana Light and Tasty si occupa dei semi: di papavero, di sesamo, di zucca, di girasole, di lino, di chia.....

Dai semi germoglia la pianta per questo sono ricchi di sostanze nutritive e proprietà benefiche per l’organismo e, consumare semi, significa fare scorta di micronutrienti immediatamente disponibili e ad altissimo valore nutrizionale.
Io sono una consumatrice folle di semi: li metto nella pasta, nella focaccia, nelle insalate, li uso per la mia granola, ho fatto anche dei salatini da sgranocchiare davanti alla tele o mentre si aspetta la cena, torte salate.....

Questa volta invece ho preparato dei lecca lecca salati a base di grana grattugiato e semi di papavero e sesamo che possono essere serviti con una crema di zucca o da pucciare in una salsa di yogurt oppure da utilizzare come segnaposto, commestibile, come ho fatto io.

Ho legato un nastrino di colore diverso  ai bastoncini di legno, in modo che ogni commensale avesse il suo personalizzato, e ho appoggiato sul piatto il lecca lecca di grana padano con semi di papavero e sesamo.

I semi di papavero, molto usati nella cucina del Trentino Alto Adige, contengono vitamina E, calcio (aiuto per denti e ossa), Omega 6, hanno un effetto sedativo e calmante (utili contro ansia e stress) e riducono la concentrazione di colesterolo nel sangue.

I semi di sesamo sono molto utilizzati nella cucina medio-orientale, favoriscono  l’apporto di ferro, calcio, fosforo, magnesio, acidi grassi essenziali, lecitina, vitamine B, E e D. Nutriente e digeribile, è di fatto una “pillola” vitaminica e minerale per la crescita e per il mantenimento della perfetta salute, utile infatti come ricostituente in caso di fisico debilitato o convalescente, rafforza il sistema immunitario e stimola il sistema nervoso.

Ma vediamo ora come ho preparato i miei lecca lecca di grana padano con semi di papavero e sesamo....

           

giovedì 19 ottobre 2017

La ciambella farcita

A casa mia, quando ero bambina, il dolce classico era la ciambella.
Ve ne ho già parlato in questo post spiegando come la mia nonna preparasse la ciambella anche per le grandi occasioni che fosse una Festa (di quelle segnate in rosso sul calendario) o per accogliere gli ospiti, accompagnandola sempre ad un buon bicchiere di vino bianco per gli adulti e a una tazza di tè per i bambini.
Ricordo la nonna, donnina piccola con gli occhi vivaci grigio-azzurri, una testa di capelli ricci accomodati con tante mollette affinchè non le ricadessero sul viso, sbattere l'impasto a mano (altro che planetaria!!!!) con una energia che io non so nemmeno dove stia di casa 😊
Poi versava il tutto dentro alla teglia, un impasto a nastro che era già soffice da crudo, e metteva al centro il famoso scodellino (tazza senza manico) bello unto, per fare il buco alla ciambella 😃. 
Nella sua cucina c'erano pentole di ogni misura, ma aveva un solo stampo che andava bene per la ciambella, la sua mitica torta di mele e la crostata. Poi cuoceva nel forno a gas e il profumo della ciambella era, per me, inebriante....Che sia da lì che è nata la mia passione per i profumi della cucina? 😊
Quando mio figlio era piccolo anch'io preparavo spesso la ciambella, ma con una modifica golosa: la confettura all'interno in modo che tagliando la fetta ci fosse una nota colorata.
Oggi vi propongo questa mia versione della ciambella farcita con Fiordifrutta alle prugnole selvatiche . 
Perchè ho scelto quella con prugnole selvatiche? Perchè a Piacenza si prepara in casa un liquore chiamato Bargnolino che è appunto preparato con i frutti del prugnolo selvatico.
Le bacche, i "bargnò", si raccolgono tra fine settembre e inizio ottobre e dalla loro infusione si ottiene il "bargnolein", una bevanda digestiva, alcolica e sciropposa. 
Io e mio marito con questa ciambella farcita, ci siamo fatti una Signora Colazione, mio figlio si è accontentato di una foto su WhatsApp, ma gli ho promesso che la prossima volta che torna a casa gliela faccio trovare.....ricordi di infanzia! 😊

lunedì 16 ottobre 2017

Bocconcini di pollo con uva e zenzero

L'uva è l'argomento di questo lunedì di Light and Tasty.
L'uva è ricca di flavonoidi, di antocianine e di vitamine, ma anche di resveratrolo (che abbonda in particolare nella buccia dell'uva nera, che ne contiene 20 volte in più rispetto a quella bianca). Per la presenza di acqua e di potassio, ma poco sodio è particolarmente diuretica e indicata a chi soffre di ritenzione idrica. 
Avendo poi effetti positivi sulla circolazione, aiuta il benessere delle donne in menopausa.
L'uva ha però un indice glicemico abbastanza alto per cui è meglio limitare il consumo in caso di diabete, ma, nello stesso tempo, è ideale per gli sportivi prima di un allenamento.
Spesso la si consuma al naturale, ma la si può far entrare in cucina ed inserirla in piatti sia dolci che salati.
Io ho scelto di abbinarla al petto di pollo aromatizzato con lo zenzero.
Preparazione semplice e veloce per poter portare in tavola anche all'ultimo minuto un secondo piatto gustoso.


giovedì 12 ottobre 2017

La ciambella

Scorrendo nell'archivio del blog mi è uscita una foto molto datata della ciambella. Ero stupita! Ma sapete che non mi ricordavo di non averla pubblicata? Provvedo subito 😉 anche se la foto non è che sia un granchè...la sostituirò appena la rifaccio.
A Piacenza una delle torte classiche è la ciambella, il Buslan, servito con un bicchiere di vino bianco, soprattutto Malvasia, per "pucciare" la fetta.
In tutte le famiglie lo si preparava nei giorni di festa (quella segnata in rosso sul calendario, per intenderci) o da offrire agli ospiti.
Ricordo il nonno che festeggiava proprio con il Buslan il suo compleanno e come ne era goloso 😊 o la nonna che lo serviva su un piatto decorato ai parenti che la venivano a trovare alla domenica pomeriggio, sempre accompagnato dal vino bianco o da una tazza di tè.
Quando non c'erano le planetarie, la preparazione veniva fatta in una grande ciotola, la "suppèra" e, o con un cucchiaio di legno o con le mani, si procedeva alla preparazione dell'impasto che doveva scendere a nastro, poi lo si versava nella teglia con lo scodellino (scudlèin, una tazza senza manico) adeguatamente unto e la si spolverizzava con zucchero semolato che in cottura faceva una bella crosticina croccante 😋 
In campagna si cuoceva la ciambella nel forno a legna dopo aver cotto il pane, si preparava l'impasto e lo si metteva su un coperchio di rame o di alluminio, sempre con la tazza al centro affinchè si formasse il classico buco. In questo caso venivano utilizzati solo i tuorli, mentre con gli albumi si preparavano gli "spumini" (le meringhe) ultimo step per usufruire del calore del forno a legna.

lunedì 9 ottobre 2017

Salatini alla curcuma con rosmarino e semi di sesamo

Questa settimana Light and Tasty si occupa di spezie.
Proprio così! Paprika, curcuma, curry, cardamomo...e chi più ne ha più ne metta 😃
Le spezie sono delle alleate davvero preziose, non solo in cucina per insaporire i nostri piatti, ma nella vita di tutti giorni per la protezione della salute e per la prevenzione delle malattie. 
Le spezie hanno colori e sapori molto diversi, sono ricche di proprietà benefiche in grado di rafforzare il nostro sistema immunitario, di regolare i livelli del colesterolo e degli zuccheri nel sangue, sono utili alla digestione, al mantenimento del peso forma e alla lotta contro l'invecchiamento cellulare.
Tra le tante spezie, io ho utilizzato la curcuma e un pochino di paprika.
La curcuma, dal bellissimo colore giallo/oro, è antiossidante e antinfiammatoria ed è un'alleata nella prevenzione dei tumori e di supporto alle terapie oncologiche.
E' antinfiammatoria in quanto può dare una mano al nostro organismo nel ridurre i meccanismi infiammatori, in particolar modo quelli che coinvolgono le articolazioni; in India viene applicato il rizoma di curcuma per curare ferite, scottature, punture d’insetti e malattie della pelle.
La curcuma è antiossidante in quanto la curcumina è in grado di trasformare i radicali liberi in sostanze inoffensive per il nostro organismo oltre, naturalmente, a rallentare l’invecchiamento del nostro patrimonio cellulare. 
Una proprietà molto importante in molte malattie come ad esempio l’artrite reumatoide dove i radicali liberi sono responsabili dell’infiammazione e del dolore alle articolazioni.
La paprika non è altro che un derivato del peperone, molto diffusa nella cucina ungherese, è ricca di vitamina C ed E, aiuta la digestione, ha proprietà antibatteriche, previene la caduta dei capelli, attenua i problemi della menopausa, previene l'acne, previene le vene varicose....
Insomma inseriamole nella nostra alimentazione 😉
Io ho preparato dei salatini con una farina integrale macinata a pietra di un'azienda agricola della mia zona (quindi Km 0, presa durante le mie scorribande estive sulle mie colline), molto semplici, ma profumati dal rosmarino (del mio balcone 😉), aromatizzati con la curcuma e la paprika che mi hanno permesso di ridurre il sale e resi più "sgranocchiosi" dai semi di sesamo e qualche seme di papavero.
Ideale per un fuori pasto o un aperitivo (come vedete ho utilizzato dei mini stampini dei semi delle carte da gioco), però io vi avverto .... creano dipendenza! Non dite che non vi avevo avvertito 😊
Vediamo quindi come ho preparato i miei salatini alla curcuma con rosmarino e semi di sesamo.

          

venerdì 6 ottobre 2017

Biscotti al burro con more

Ho preparato questi biscotti al burro con le more un pò di tempo fa, faceva ancora caldo. Avevo visto la ricetta da una mia amica, su di una rivista e mi aveva colpito il quantitativo di burro: pensavo fosse un'esagerazione. 
Sono sempre restia ad usare troppo burro, penso sempre al colesterolo, al fegato e a tutte le catastrofi che possono accadere all'interno del nostro organismo 😉
Insomma visto che la curiosità è donna, mi sono messa all'opera per poterli assaggiare.
Li ho farciti (pure.... direte voi 😄) con Fiordifrutta alle more di rovo e una mora fresca.
Sarò sincera: impastarli non è proprio una passeggiata, la presenza di burro rende l'impasto molto morbido (è vero anche che faceva caldo), per questo ho usato la planetaria e ho trasferito il composto nella cartaforno con una spatola e poi lasciato riposare in frigo per qualche ora.
Consiglio: una volta formato i biscotti al burro con all'interno la farcitura, rimetteteli in frigorifero ad indurire, infatti il caldo li scioglie subito e in forno si attaccano l'uno all'altro (esperienza fatta con la prima teglia 😟).



lunedì 2 ottobre 2017

Pere con amaretti e mandorle

Nuovo appuntamento di Light and Tasty con la pera come protagonista.
La pera è uno dei frutti della stagione autunnale, è ricca di numerosi nutrienti come vitamine e minerali, è utile nella prevenzione del diabete e a ridurre il colesterolo.
Le pere sono ricche di fibre, per cui basta uno solo di questi frutti per coprire parte del nostro fabbisogno, ma sarebbe meglio non sbucciarle.
La pera è protagonista di piatti che vanno dagli antipasti passando per i primi fino ad arrivare ai dolci. Gustosa con il formaggio, golosa con il cioccolato 😋
Oggi ho preparato queste semplici pere con amaretti e mandorle, un dolce salutare, una merenda nutriente da offrire ai bambini al rientro da scuola, ma anche per noi per placare la voglia di dolce che a volte ci assale, senza sensi di colpa  😊
Passiamo subito a vedere cosa ci vuole per preparare queste pere con amaretti e mandorle!